Programma
Ferrandina (Matera), Basilicata. 26 Agosto 2025. Arte che fa rumore.
La pioggia ha costretto a cambiare i piani, ma non l’anima.
Ferrandina
ha atteso, inquieta, fino a quando le luci del Chiostro di San Domenico si sono finalmente
accese poco dopo le nove. L’Associazione Lettere Cubitali ha aperto Risonanze
Fest con un talk di Plume che aveva il sapore di dichiarazione: nessuna tempesta ci fermerà.
Da lì in poi, Ferrandina ha cominciato a vibrare.
Il main stage ha accolto subito i due nomi della call “Progetti In Risonanza” che avrebbero
dovuto suonare nel pomeriggio.
MUSICA LIVE
*Noy
Rapper lucana, ha portato parole taglienti, racconti sporchi di realtà e vissuto,
un’urgenza che dal Sud raramente trova megafono.
*Danie
Ha ribaltato il mood: artista intimista, voce intensa e salda, capace di catturare
il silenzio del pubblico e trasformarlo in ascolto profondo. Due mondi opposti, ma insieme hanno
incarnato la doppia anima del festival: abrasiva e vulnerabile.
*Synthomatics
Insieme a Peps1 & Bruttoforte, un collettivo capace di mescolare nu-jazz,
afrobeat e hip hop con naturalezza. Il loro groove ha scaldato il pubblico come una corrente
sotterranea che spinge dal basso e ti obbliga a muoverti, un flusso che cresce a strati e trascina.
*Shiny Dust
Hanno portato il loro “Calank Rock”: un suono polveroso, teso, a metà strada
tra alternative, psichedelia e indie. Era come guardare un tramonto dai calanchi, con la chitarra
che brucia al posto del sole.
*Kosmosa Club
Hanno tirato fuori un immaginario onirico,
fatto di synth e riverberi che sembravano arrivare da un’altra epoca. Psichedelia, pop sognante,
frammenti seventies: più che un concerto, un viaggio collettivo sospeso tra sogno e memoria.
ATTIVITA' PARALLELE
*Creazione artistica libera
Guidata da
Marilena Ferrara e
Donatella Pennacchietti ha mostrato quanto il pubblico sia pronto a partecipare,
non solo a consumare.
Bambini e adulti gomito a gomito, ognuno a lasciare un segno: non un
laboratorio didattico, ma un’esplosione istintiva, come se la creatività fosse un battito
contagioso.
*Taverna del bradipo
Un tavolo sempre attivo di party game gestito da
Giovanni
Tardugno e
Emiliano Vitucci Emiliano Vitucci teneva viva un’altra
energia: piccole comunità che si formavano intorno a carte e dadi, come in un contro-tempo rispetto
alla musica, ma parte dello stesso ritmo.
*Cortometraggio “La Crepa” di Laboratorio Inchiostro Nero
immagini secche, dure, che hanno
lasciato l’eco di una frattura più che di una conclusione.
*Contest fotografico
Da non dimenticare il contest fotografico, che ha chiamato a raccolta
sguardi diversi, dai professionisti ai curiosi armati di smartphone. Non era solo competizione: era
un altro modo per leggere il festival, un mosaico di prospettive che ha restituito l’energia della
serata attraverso occhi e sensibilità differenti. In palio un buono Amazon di euro 50.
(Foto
vincitrice: "Vieni a vedere perchè")
FEEDBACK
Gli organizzatori Enzo Di Stefano, Nicola Antonio Cotugno e
Antonio Cirigliano hanno parlato di soddisfazione. E il bilancio non può che essere questo:
nonostante la pioggia, la serata ha dimostrato che un festival in provincia non è un ripiego, ma un
atto politico e culturale. Risonanze Fest non compete con i grandi eventi: li contraddice, offrendo
un altro modello.
Non la spettacolarità patinata, ma la partecipazione, la contaminazione, il
gesto vero.
Ferrandina, per una notte, non è stata periferia. È stata epicentro.
L’evento è stato realizzato da Associazione Culturale Under Core, in collaborazione con Laboratorio
Inchiostro Nero e con il patrocinio del Comune di Ferrandina.
Area “food and beverage” a cura di Linea Gotica. Service Audio-Video: Be Sound – Creative
Entertainment, fonico Diego Passaro.